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  • La storia della Lancia Delta Integrale

La Lancia Delta Integrale è definita l’orgoglio italiano su due ruote ed ha rappresentato un sogno per molti appassionati delle competizioni. Sono infatti in molti a ricordare con nostalgia la gloriosa versione Martini Evoluzione che risale all’anno 1991: la più amata di tutte.

In questo articolo andremo a scoprire insieme la storia e le origini di questa affascinante auto: la Lancia Delta Integrale, orgoglio Made in Italy.

Origini della Lancia Delta Integrale

Nel 1978, Giorgio Giurano, grazie alla sua matita realizzò degli schizzi, che diedero vita alla nuova nata di casa Lancia, che tutt’oggi rappresenta un sogno nel mondo del rally. Infatti, come vedremo, la Lancia Delta Integrale è il modello sportivo della Lancia che ha raccolto in assoluto più titoli e vittorie.

Nel corso dell’anno successivo, la Lancia Delta arriva finalmente sul mercato. Occorre però precisare che le sue origini non sono rilegate ad un intento sportivo, ma nasce come una berlina del segmento medio da affiancare all’ormai passata Beta. Infatti, inizialmente montava dei motori relativamente piccoli, da 1.3 L e 1.5 L e rispettivamente da 78 a 85 cavalli di derivazione Fiat.

Anche gli optional erano totalmente innovativi per appartenere ad una semplice berlina degli anni ’80. Infatti, ritroviamo il climatizzatore, il sedile del guidatore riscaldato e il tetto apribile. 

Solo dopo un paio di anni arriva la versione LX, che oltre a proporre un prezzo più elevato, offriva diverse tinte metallizzate, dei rivestimenti in pelle Zegna e il sedile posteriore sdoppiato.

Solo alla fine del 1982 si inizia a scorgere il bagliore sportivo di questo modello. Esce sul mercato la Delta 1.6 GT, che monta il 1.6 L bialbero della Beta con una nuova ed innovativa accensione elettronica. Caratterizzata inizialmente da 105 cavalli, passa a 130 l’anno successivo, grazie alla presenza di un turbo compressore Garrett T3. Inoltre, sono state effettuate altre modifiche su questo modello, tra cui: la calandra anteriore ridisegnata che accompagnerà i suoi successori, i paraurti più bombati e interni rivisitati. Per gli amanti del rally vi era inoltre la possibilità di acquistarla nella variante Martini, che simboleggiava proprio i grandi successi di questa vera e propria Regina.

Giungiamo così ad un anno buio, caratterizzato da tragici incidenti che determinarono l’ultima annata del Gruppo B. A seguire ci furono grandi cambiamenti: la Lancia decide di abbandonare i carburanti e di usare così l’iniezione. Anche i cavalli aumentano, arrivando alla soglia dei 140 che permettono una velocità di 203 Km/h.

Le novità non finiscono qua, con l’entra in scena della Delta HF 4 WD. Venne montato un motore che portò i cavalli a 166, con l’aggiunta di una trazione integrale prelevata dalla Prisma. A questo modello dobbiamo gli iconici fari tondi e per la meccanica un doppio terminale di scarico, l’idroguida e quattro freni a disco.

Eppure, il calo di vendite cambia prospettiva e la vettura stradale inizia ad essere sviluppata in concomitanza con il mondo Rally e finalmente nel 1988, arriva la Delta HF Integrale!

Caratteristiche della Lancia Delta Integrale

Arrivata nel 1988, la Lancia Delta Integrale si distingue dalla versione precedente. Esternamente si differenzia per i passaruota allargati, che permettono di poter montare gomme più larghe, un turbo compressore più grande e prese d’aria frontali maggiorate. Inoltre, viene dotata di una nuova frizione, un assetto totalmente nuovo, rifinito nei minimi dettagli, in modo da avere un assetto maggiormente sportivo e perfetto per i nuovi cerchi da 15 pollici. I paraurti sono completamente ridisegnati e i parafanghi sono più larghi e sporgenti. Inoltre, si avvale di un nuovo cambio a 6 marce e il suo peso si riduce di circa 23 Kg e vengono rinforzati tutti gli elementi delle sospensioni, che nel corso della prima stagione avevano dimostrato dei limiti.

La Regina dei rally

La Lancia Delta rappresenta una delle più grandi auto della storia Lancia nel mondo delle competizioni. Infatti, il successo fu immediato già a partire dal suo debutto a Monte Carlo, dove a guidare la Delta fu Miki Biasion, che si aggiudicò il primo posto. Si tratta solo di una delle tante vittorie. Infatti, si aggiudica anche il titolo Piloti con Juha Kankkunen, regalando così alla casa Lancia il titolo Costruttori.

Nel 1987, al Salone dell’Automobile di Francoforte, viene presentata la prima evoluzione della Delta HF Integrale. I cambiamenti sono visibili già a partire dai particolari meccanici e stilistici, come le migliorie apportate alle sospensioni e all’impianto frenante, o i cerchi in lega che aumentano a 15 pollici.

Dunque, il 1988 si prospetta una annata vittoriosa: la Lancia si aggiudica il Mondiale Marche, quello Piloti, l’Europeo e molti altri titoli nazionali.

L’anno successivo invece giunge in campo una versione rinnovata della Delta Integrale, che si caratterizza per la potenza sempre maggiore che sale a 350 cavalli per la versione da gara e 200 cavalli per quella stradale. Anche gli esterni apportano delle differenze, con un rigonfiamento sul cofano anteriore con la presenza di nuove prese d’aria.

L’entrata negli anni ’90 vede la vittoria del Campionato del Mondo da parte della Regina dei rally. Dunque, un’auto entrata nella storia del Made in Italy e destinata a rimanere nel cuore dei più appassionati del mondo delle competizioni delle quattro ruote!

“Guardavo e riguardavo quel disegno. Non mi convinceva. Poi iniziai a inserire spigoli qui e là. Era bizzarra, ma l’adoravo e sapevo che il mondo avrebbe fatto lo stesso”.

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