• Blog
  • Specchietti retrovisori: quando devono essere utilizzati

Quando si guida è fondamentale avere una visuale che permetta di vedere cosa accade intorno, non solo per la propria sicurezza, ma anche per quella di altre macchine, motociclette, pedoni e anche animali. Affinché il conducente abbia questo tipo di sicurezza, sono nati gli specchietti retrovisori, indispensabili e di fondamentale importanza. 

In questo articolo andremo a scoprire insieme che cosa sono gli specchietti retrovisori, quando devono essere adoperati, come regolarli e quanto costa sostituirli. 

Che cosa sono gli specchietti retrovisori

Facendo qualche passo indietro e guardando alla storia degli specchietti retrovisori, possiamo prendere come data cardine il 1906, anno in cui tale fonte di sicurezza è comparsa tra le righe di un libro di Dorothy Levitt, intitolato “La donna e l’auto”. Otto anni dopo, gli specchietti retrovisori vengono introdotti nel mercato. Nonostante inizialmente nessuno si aspettasse l’importanza che avrebbero assunto queste due parti esterne, in un secondo momento hanno rappresentato una svolta, e i motociclisti, i ciclisti, i pedoni e gli altri conducenti sono diventati protetti dagli incidenti. 

Ai giorni d’oggi, per poter circolare, ciclomotori, autoveicoli e motoveicoli devono essere equipaggiati con gli specchi retrovisori, che contribuiscono alla visione panoramica del conducente. 

Guardando alla normativa, la direttiva europea 2003/97/CE regola l’obbligo degli specchietti retrovisori, mentre lo specchietto di sinistra era già obbligatorio a partire dal 1977 in Italia. Infatti, nonostante sembri un paradosso, lo specchietto di destra teoricamente non è obbligatorio -come quello di sinistra-, e stare a bordo di un veicolo che viaggia non dotato dello specchio di destra, non sarebbe illegale. Eppure, tutte le auto vengono prodotte e omologate con i tre specchietti -destra, centro, sinistra- e non è possibile viaggiare con veicoli modificati non autorizzati.

Quando devono essere utilizzati

Gli specchietti retrovisori devono essere adoperati ogni volta che si deve controllare quel che avviene dietro al proprio veicolo. Nello specifico, si utilizzano per:

  • Prima di cambiare corsia o svoltare;
  • Prima di iniziare una manovra di sorpasso e prima di rientrare a destra così da completarla in sicurezza e senza tagliare la strada al veicolo appena sorpassato;
  • Durante una manovra di inserimento nella circolazione, dunque quando da fermi si sta per partire;
  • Prima di iniziare una manovra di parcheggio in retromarcia e durante, anche se il veicolo è dotato di sensori di parcheggio.

Dunque, gli specchietti retrovisori devono essere adoperati dal conducente del veicolo per controllare il traffico che segue prima di effettuare una retromarcia, oppure un sorpasso, riducendo in tal modo anche l’esigenza di doversi girare per controllare direttamente. 

Uno dei requisiti indispensabili e fondamentale per poter diventare un bravo guidatore è la capacità di osservazione, e controllare in maniera regolare gli specchietti rappresenta un’ottima abitudine. Oltre al traffico in arrivo e i veicoli che seguono, poter osservare le linee laterali permette di centrare meglio il veicolo in corsia, mentre in fase di immissione nel traffico o in fase di parcheggio a veicolo fermo, si possono valutare meglio le distanze rispetto ai veicoli circostanti. 

Come regolarli

Per avere sempre sotto controllo la visibilità a 360° per chi guida, gli specchietti retrovisori devono essere usati costantemente. Nonostante ciò, i punti ciechi sono una problematica comune. 

Ma come regolarli? Partiamo dallo specchietto retrovisore centrale. Questo deve essere regolato in modo da rientrare nel campo visivo del conducente, garantendo in tal modo la visione dell’intero lunotto posteriore visto da dietro. Lo specchietto centrale viene realizzato in modo da ridurre al minimo la distorsione della distanza dei veicoli. È dotato inoltre di una posizione antiriflesso da adoperare durante le ore notturne, con lo scopo di ridurre il fastidio agli occhi causato dai proiettori accesi dei veicoli. 

Lo specchio retrovisore sinistro invece, deve essere regolato così da permettere di scorgere la coda del veicolo nel suo terzo di destra e così da poter osservare a sinistra la porzione di strada che affianca il veicolo. Deve essere adoperato per: immettersi nel flusso della circolazione, per cambiare corsia verso sinistra o svoltare nella stessa direzione e per iniziare una manovra di sorpasso. Nonostante ciò, è comunque importante accompagnare il controllo dello specchietto ad un rapido controllo visivo diretto, dunque girando leggermente il capo. Questo perché lo specchietto retrovisore offre una visibilità pari a 15/17°, dunque esiste un punto cieco, ossia l’area che il conducente non può vedere. La maggior parte degli incidenti con cambio di corsia avvengono proprio per il mancato riconoscimento dell’altra vettura. 

Molti nuovi modelli di auto sono dotati d specchietti laterali sia motorizzati che riscaldati, dunque occorrerà individuare la leva o il pulsante e regolarli.  

Quanto costa sostituirli

Il costo per uno specchietto laterale retrovisore è vario e impossibile da stimare, questo perché dipende molto dal modello della vettura e dalla sua tecnologia. Ad esempio, uno specchietto per Fiat Panda avrà un prezzo molto diverso rispetto ad uno per una Mercedes. 

Nel mercato esistono gli specchietti retrovisori più classici, con la regolazione manuale e l’alloggiamento fisso -e dunque richiudibile a mano-, con una fascia di prezzo che si aggira intorno ai 100 €, oppure specchietti tecnologici dotati di sensori di rilevamento del punto cieco, regolazione di potenza e chiusura automatica, riscaldati e con regolazione elettrica, che possono arrivare a costare anche oltre i 750 €. 

A tale costo, va aggiunta la manodopera, che anche in questo caso può variare. Si tratta di un’operazione di sostituzione che può durare meno di un’ora a specchietto. 

Nefer Anania

© 2019-2024 aricun.com