OLIO MOTORE: CHE COS’È E A COSA SERVE
L’olio motore è fondamentale sia nelle auto che nelle moto, in quanto serve a mantenere sempre ben lubrificate le componenti meccaniche del motore. Questo tipo di lubrificante serve a garantire il funzionamento corretto e le prestazioni ottimali del propulsore.
In questo articolo andremo a scoprire insieme che cos’è l’olio motore, a cosa serve e come controllare se va tutto bene.
Che cos’è l’olio motore?
L’olio motore, come visto in precedenza, è un particolare olio lubrificante che viene adoperato nelle auto e nelle moto. Entrando nello specifico, si tratta di una miscela liquida che serve a lubrificare le componenti meccaniche del motore delle vetture.
Dunque, l’olio motore è una miscela liquida che viene utilizzata per ridurre l’attrito, lubrificare, raffreddare e inoltre mantenere pulite le componenti meccaniche del motore.
L’olio motore è costituito da una base idrocarburica e da una serie di additivi presenti in genere dal 10 al 30 % in volume, che possono essere di origine sintetica, semi sintetica e minerale.
Entrando nello specifico, gli additivi di origine sintetica sono ottenuti da processi chimici in laboratorio, quelli di origine semi sintetica sono in parte ottenuti da processi chimici e in parte ricavati con l’estrazione di materiali che sono presenti in natura, infine quelli di origine minerale che sono maggiormente indicati per le macchine agricole.
Gli additivi di origine sintetica e semi sintetica vengono adoperati per auto e moto e sono proprio quelli che interessano a noi. Infatti, vengono utilizzati a seconda del veicolo e sono differenti gli uni dagli altri per prestazioni garantite, viscosità, marca, densità e particolari sostanze additive.
L’olio motore dunque contiene additivi che garantiscono il controllo degli acidi, della corrosione e diminuiscono l’insorgere dell’ossidazione preservando a lungo le prestazioni del motore.
In commercio è possibile trovare tanti tipi di olio motore che si differenziano sia per il grado di viscosità (ossia la loro capacità di scorrimento), sia per il tipo di propulsore (va da due a quattro tempi). Questi due tipo vengono indicati con una sigla sulla confezione.
Infatti, una sigla tipica è composta da un numero iniziale, il quale stabilisce la viscosità a freddo dell’olio, che di conseguenza servirà ad agevolare l’avviamento del veicolo in caso di temperature molto basse. Questa sigla viene indicata con la lettera maiuscola W (Winter) e con un altro numero finale, che invece indica la viscosità a caldo, cioè la massima temperatura di esercizio per la quale si può adoperare questo specifico tipo di lubrificante.
A cosa serve l’olio motore?
L’olio motore svolge diverse funzioni che vengono completate anche grazie all’utilizzo di additivi speciali che consentono di ottenere delle prestazioni migliori per un lungo periodo.
Il compito dell’olio motore è lubrificare le parti meccaniche in movimento nel propulsore, ma serve anche a contribuire alla sua durata nel tempo e al suo stesso raffreddamento. Inoltre, è fondamentale per la protezione delle superfici metalliche contro la corrosione, mantenendo puliti i componenti con il quale entra in contatto. In questo modo riesce a creare meno residui possibili di combustione.
Ciò che è di fondamentale importanza è il livello e la qualità dell’olio che devono essere periodicamente controllati.
Come controllare l’olio motore?
Una delle procedure che risultano essere fondamentali è effettuare in maniera periodica il controllo dell’olio motore ed entrando nello specifico, il livello dell’olio presente all’interno, in quanto il rischio è quello di averne troppo poco e ciò potrebbe provocare danni importanti e molto seri.
Questo controllo si differenzia in base al tipo di veicolo, ma in linea generale sulle auto è presente una speciale asticella, che ci consente di capire qual è il livello del massimo e quello del minimo. In tal caso, occorre per primo portare il motore a regime, ossia spegnerlo e attendere qualche minuto affinché l’olio scenda nell’apposita coppa. In seguito, basterà estrarre l’asticella, pulirla con un panno e inserirla nuovamente nel suo alloggiamento per poi estrarla di nuovo.
Se il motore è in perfetta salute, la traccia dell’olio sarà compresa tra la tacca del massimo e quella del minimo; oppure, nel caso di una asticella a tacca singola, l’olio non deve superare il segno impresso sopra di essa.
Per quanto riguarda le moto, il controllo dell’olio viene controllato attraverso uno speciale oblò, che è posizionato alla base inferiore del motore. Dunque, si tratta di una finestrella trasparente con delle tacche e attraverso di essa si può capire se è necessario il rabbocco o meno.
È consigliabile, dopo aver percorso un certo numero di chilometri, controllare il lubrificante contenuto all’interno del motore, in quanto l’olio è soggetto ad una fisiologica degradazione nel corso del tempo, per cui è importante o effettuare il rabbocco, nel caso in cui il livello sia inferiore a quello minimo previsto; oppure, la totale sostituzione quando è stato raggiunto il valore chilometrico che è riportato sul libretto di uso e manutenzione del proprio veicolo.
Generalmente, in una macchina a benzina, il lubrificante andrebbe sostituito ogni 15/20 mila chilometri, mentre su una macchina diesel ogni 30/35 mila chilometri. Per una moto invece non bisogna mai superare i 10 mila chilometri.
È consigliabile rivolgersi sempre a centri specializzati che sono dotati di attrezzature necessarie per lo scarico dell’olio e per il suo corretto smaltimento.
Autore: Nefer Anania